Il Notaio
Il NOTAIO IACUZZO scrive:
Adesso prendo la penna, o meglio, la tastiera, per scrivere di me, sempre dimessamente e sperando che per una volta sia consentito. Potrei raccontare della laurea in giurisprudenza con lode presso la gloriosa facoltà UNIMORE, o della frequentazione delle più prestigiose Scuole Notarili da Napoli a Milano passando per Roma. Preferisco, però, raccontarvi un aneddoto personale che somiglia a quello di altri colleghi ma ha le proprie particolarità. Quando ero ragazzo, il calcio non era tra i miei passatempi preferiti. Anzi, ammetto di essere stato un giocatore tutt’altro che fenomenale, anche perché preferivo l’allenamento fisico in altre discipline sportive. Mi dava molta più soddisfazione lo studio. E la dedizione verso lo studio era al pari dell’impegno di uno sportivo nei confronti del suo sport. Come lo sportivo a fine allenamento è stanco, sudato ma soddisfatto, altrettanto lo sono io durante una stipula, approfonditi gli aspetti giuridici, trasfuse e tradotte le categorie del diritto sulle pagine di un foglio, ascoltate le persone, le loro esigenze, le loro storie, presentate alle parti tutte le possibili soluzioni, selezionate solo le soluzioni ricondotte a legge, perfezionato comunque solo un atto che le parti riconoscono conforme alle loro volontà, seguita tutta la obbligatoria prima fase successiva degli adempimenti, sia al registro delle imprese, sia all’agenzia delle entrate, sia alla conservatoria, sia al catasto, seguita anche la fase successiva della repertoriazione, dell’archiviazione, della custodia. È un elenco che si fatica solo a leggere… Ebbene, alla fine di tutto ciò, sono contento. La soddisfazione di avere fatto un buon rogito ripaga di ogni sforzo.